INTEL SVELA UN CORE EXTREME DA 1200 DOLLARI |
mercoledì 11 aprile 2007 | |
Alla famiglia di processori quad-core di Intel si è aggiunto il Core 2 Extreme QX6800, che sfiora i 3 GHz di clock e supera abbondantemente la soglia dei mille dollari di pezzo. AMD replica tagliando i prezzi…
I processori quad-core rappresentano oggi una minuscola nicchia del mercato, ma Intel non sembra curarsene molto: nel giro di pochi mesi ha partorito dodici modelli. L'ultimo, il Core 2 Extreme QX6800, è stato introdotto ad inizio settimana ed è indirizzato agli hardcore gamer e ai designer professionisti. Oltre che esigenti, gli utenti corteggiati da Intel devono avere il portafogli gonfio: con un prezzo di 1.199 dollari, il QX6800 è infatti il processore x86 di fascia "prosumer" più costoso in assoluto. Il chippone si affianca al primo modello di Core 2 Extreme quad-core, il QX6700, introdotto lo scorso novembre a 999 dollari insieme alla famiglia di Xeon 5300. Con una frequenza di clock di 2,93 GHz, Intel afferma che il QX6800 è il processore quad-core desktop più veloce. In realtà questa frequenza di clock appare la più elevata anche fra gli Xeon quad-core: l'unica versione a 3 GHz di tali chip viene infatti attualmente prodotta da Intel in quantità limitate per i nuovi Mac Pro di Apple. Le altre specifiche tecniche del QX6800 sono identiche al suo predecessore, e consistono in 8 MB di cache e in un front-side bus a 1.066 MHz. Intel sa bene che la diffusione delle proprie CPU a quattro core è direttamente legata al numero di giochi e applicazioni capaci di sfruttarne le peculiarità: con software tradizionali, non ottimizzati per le architetture multicore, un processore quad-core fornisce spesso ben pochi vantaggi rispetto ad una più economica CPU a doppio core. A tal proposito il chipmaker di Santa Clara ha ricordato come i giochi di ultima generazione Crysis, Supreme Commander e Hellgate London siano in grado di trarre vantaggio dai processori capaci di elaborare più di due thread contemporaneamente. Altri giochi hanno aggiunto o aggiungeranno il supporto alle architetture multicore con patch più o meno corpose, come l'imminente Service Pack One di Flight Simulator X. In questa pagina del sito di Intel è possibile vedere i risultati di alcuni benchmark che mettono a confronto le performance dei processori QX6800, QX6700 e X6800 con alcuni giochi e con 3DMark 06. Intel sostiene che sono in rapido aumento anche le applicazioni multimediali ottimizzate per le architetture multicore, e tra queste ha citato Adobe Cakewalk, il codec DivX e Sony Creative Software. Secondo il gigante californiano, nella codifica video il QX6800 fornisce fino al 65% di performance in più rispetto all'equivalente versione a doppio core (l'X6800). Negli scorsi giorni Intel ha lanciato in sordina anche due nuove versioni ultra-low voltage (ULV) del Core 2 Duo, l'U7600 (con clock di 1,2 GHz) e l'U7500 (1,06 GHz), entrambe con TDP di 10 watt, 2 MB di cache L2 e un FSB di 533 MHz. Questi chip sono pensati soprattutto per i computer ultraportatili, come gli UMPC. Ed a proposito di UMPC, pare che la prossima settimana BigI abbia in programma la presentazione di una nuova generazione di processori ULV con TDP di 6 watt e frequenze di clock sotto il GHz. Maggiori info in questo articolo di ArsTechnica. Come noto, AMD proporrà le sue prime CPU quad-core, chiamate in codice Barcelona, a partire dall'estate. Nel frattempo, per contrastare le mosse di Intel sul mercato desktop, ha tagliato i prezzi della sua linea di CPU Athlon e Sempron. Particolarmente marcati i ribassi che hanno interessato i kit Athlon 64 FX-74 e FX-72 per piattaforma Quad FX (ciascuno contenente due CPU), il cui prezzo è sceso di ben 200 dollari. AMD ha dato ampie sforbiciate anche ai prezzi degli Athlon 64 X2, che nel caso dei modelli top di gamma si sono quasi dimezzati. Una tabella riepilogativa degli sconti è riportata qui da DigiTimes. Questo taglio di prezzi arriva proprio in concomitanza con la comunicazione, da parte di AMD, che i redditi del primo trimestre sono inferiori a quelli di un anno fa a causa della caduta dei prezzi e della diminuzione delle vendite. Per approfondire si può leggere questo resoconto di EETimes. Fonte: http://punto-informatico.it Commenti (0)
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