I ROBOT DISTRUGGANO ALTRI ROBOT |
lunedì 16 aprile 2007 | |
Ma per uccidere un umano siano autorizzati da un umano. Fanno discutere le nuove... leggi della robotica presentate da un ingegnere della ricerca militare statunitense…
I robot impiegati in battaglia devono poter scegliere e distruggere i propri obiettivi liberamente. Ma solo se si tratta di altri robot. Se gli obiettivi sono umani, invece, devono ricevere un input da remoto da parte di un "operatore" umano.Si può sintetizzare così il senso di un documento, definito un concept, con cui John Canning, ingegnere della divisione di ricerca del Naval Surface Warfare Centre, sta facendo parlare di sé: queste "regole" di combattimento, a suo dire, devono servire da ispirazione per le future generazioni di robot guerrieri. Ciò che preconizza Canning, guerre in cui siano coinvolti i robot, è tutto meno che futuristico. Già oggi sono molti i robot da combattimento che i paesi più avanzati intendono adottare o che sono in procinto di essere arruolati. Un esempio sono i droni missile sparati per andare a caccia di obiettivi, o certi sistemi automatici di difesa. Ma manca una "guida di riferimento" per il loro impiego, che si prevede sempre più massiccio. Canning si spinge anche oltre, sostenendo che si può pensare di "equipaggiare le nostre macchine con tecnologie non letali allo scopo di convincere il nemico ad abbandonare le proprie armi prima che queste vengano distrutte dai nostri robot, e con armi letali per far fuori gli armamenti". E se c'è chi teme che regole simili non impediranno ai robot in guerra di uccidere soldati colpevoli di portare con sé delle armi, c'è anche chi parla del documento Canning come di una riscrittura delle celeberrime tre Leggi della Robotica ideate dal grande scrittore di fantascienza Isaac Asimov. Regole che, però, escludevano a priori la possibilità che un robot potesse nuocere ad un essere umano. Fantascienza, appunto. Fonte: http://punto-informatico.it Commenti (0)
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