Research In Motion sta sviluppando un software per Windows Mobile 6 che permetterà agli utenti di quella piattaforma di accedere a tutte le applicazioni e i servizi che accompagnano i famosi smartphone BlackBerry…
Con una mossa destinata ad agitare le già turbolenti acque del mercato wireless, Research In Motion (RIM) ha deciso di tagliare i fili che, con poche eccezioni, legano da sempre i propri servizi e applicazioni ai suoi famosi dispositivi wireless BlackBerry. Lo farà lanciando una suite di software in grado di portare sulle piattaforme mobili di terze parti i tipici servizi wireless accessibili dai suoi handheld: push email, telefonia, agenda, rubrica, taccuino, browser, instant messaging ecc. La suite di RIM, che debutterà entro la fine dell'anno su Windows Mobile 6, utilizzerà la stessa interfaccia grafica dei suoi smartphone. La società canadese descrive il proprio software come una sorta di ambiente virtuale che permetterà agli utenti di passare rapidamente dall'ambiente applicativo di Blackberry a quello di Windows Mobile 6.
Per usufruire dei servizi di RIM gli utenti della suite dovranno abbonarsi a BlackBerry Internet Service o connettersi, all'interno della propria azienda, ad un server BlackBerry Enterprise.
Il software non verrà distribuito agli utenti finali, ma si troverà preinstallato esclusivamente sui dispositivi degli operatori mobili che stipuleranno un accordo con RIM. Per il momento l'azienda ha fatto solo il nome di AT&T, colosso con il quale sarebbe attualmente in trattative.
RIM non ha rivelato neppure su quali altre piattaforme mobili intenda portare la propria suite, ma l'ipotesi più plausibile, vista la sua quota di mercato, è che il secondo nome della lista sia Symbian OS.
"Estendendo le applicazioni BlackBerry verso una più ampia gamma di dispositivi stiamo mettendo in atto uno dei punti focali della nostra attuale e futura strategia: fornire una piattaforma aperta che supporti gli standard dell'industria e vada incontro alle diverse esigenze dei nostri clienti e partner", ha dichiarato Mike Lazaridis, president e Co-CEO di RIM.
La mossa di RIM rivela come quest'ultima ritenga oggi più profittevole vendere servizi che vendere hardware, ma alla base di tale motivazione potrebbero essercene altre: da un lato vanno considerati i margini di crescita dei dispositivi BlackBerry, che in un mercato sempre più competitivo e affollato di offerte rischiano di essere ormai molto ridotti; dall'altro va tenuto conto delle strategie di Microsoft, che con le ultime versioni di Windows Mobile ed Exchange è entrata in diretta competizione con RIM.
Portare i propri servizi sulle piattaforme mobili di terze parti potrebbe dunque essere l'unico modo che ha RIM di contrastare i piani del gigante di Redmond e far valere la grande esperienza maturata in questo settore.
Fonte: http://punto-informatico.it
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